L'esperienza m'insegna che i grandi rivoluzionari d'oggi, che si riempiono la bocca d'impronunciabili astiosità; loro! Che incitano l'azione sovversiva contro gli ingiusti padroni; quelli che, a parole, sono pronti-armati e che sparano ovvietà politically correct; i progressisti a buon mercato con una visione chiara e netta di quelcandrebbefatto , guerrieri in pausa pranzo che sono, armati di mouse e tastiera; ebbene signori, ritengo loro i primi inermi e vili fautori di quella scialba ed inoffensiva massa sociale che tanto criticano aspettando la domenica. Le rivoluzioni si fanno per piccoli passi. Perfezionare egoisticamente la propria vita cambiando prospettiva prima di voler rivoluzionare quella degli altri, prego.