-VINO BVONO- Una città avanzata ed in continua metamorfosi facilmente perde il contatto con la propria tradizione, con la propria memoria. Per questo e altro ero particolarmente affezionato alla “Torre d’Ercole”.
Luigi, il titolare, era nostro cliente dai tempi in cui mio nonno decise di commercializzare il Botticino di famiglia. Da allora, ritualmente, da quando col nonno mi recavo in centro, Luigi mi offriva il bicchiere di “spuma” unica bevanda, acqua esclusa, a me, allora studente d’elementari, consentita.
Una volta a settimana mangiavamo pure le poche ricette che Luigi offriva: in base alla stagione o alla festività trippa, casoncelli, os del stomech, spiedo, polenta e pochi altri piatti tradizionali accompagnati da vini che la nostra azienda, ormai cresciuta, si premurava di procurare. Luigi era disinteressato, eccezion fatta per qualche bottiglia di “bollicine”, ai mondiali riconoscimenti dei vini franciacortini; offriva meraviglie poco esportate che andavano dai confini