1. IL NOSTRO Che, probabilmente, non fosse buona idea quella d’amare a ripetizione “la stessa”, già l’aveva intuito. Conferma, si volesse fugare anche l’ultimo dei dubbi, derivava dal fatto che, Alice, così s’ostinava a voler essere chiamata quella scappatella sotto forma di diciottenne, in qualche modo s’era procurata il numero mobile del nostro. Michele, visto il divario d’età, non ebbe cura d’informare quella bimba-plus della provincia accanto, del fatto che lui, si, piccolo dettaglio, era sposato e, pur giovane, con figlio a carico. Eppure era uomo retto; ma mai si può prevedere dove ti porterà un venerdì trascorso con i vecchi amici, quelli-di-sempre, quelli che a forza di rivangare le vecchie avventure ti fanno venir voglia, tra i vari fumi weekendini, di riassaporarne, costi quel che costi, una. E Alice era bella e curata con estremo vezzo da quegli inutili corteggiatori suoi coetanei dai quali, lei, - propriocettivamente matura – si sentiva distante.