. OSSESSIONE Riprovò a telefonare alla ragazza nel pomeriggio ma lei non rispose. Alle 23.02 un nuovo squillo di Alice lo fece sobbalzare. Questa volta la moglie non si accorse di nulla. Un’altra notte insonne passò lenta. Michele cominciò a spegnere il telefono e sua moglie, insospettita, chiese il perché di tale scelta. Le motivazioni salutistiche addotte non la convinsero granché ma, già da tempo, aveva deciso di donare al marito l’illusione della privacy che l’uomo ritiene inscindibile compromesso nel matrimonio; avrebbe indagato a mare calmo. Martedì alle 21.00 squillò il telefono di casa. Michele, con il cuore in gola corse verso l’apparecchio ma, la vicinanza, permise alla moglie di rispondere per prima. Subito Laura si fece rossa in volto e Michele diventò impaziente, l’ansia dava colpi al petto, forti; già si vedeva in mezzo ad una strada o a chiedere asilo agli amici. Si risollevò solo quando, dalla conversazione, evinse che la moglie