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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

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Mode or Mood

Non è questione di moda ma di mood.  State pur certi, amici musicisti, che se decideste di cambiare genere ci sarà sempre qualche troglodita che vi darà della vittima di mode o del mainstream travestito da indipendent.  La cosa che non considera il suddetto troglodita è il fatto che lui sia pateticamente restato fermo agli usi, costumi e consumi di ciò che andava di moda nel suo periodo più felice e che, forse, la vera vittima è lui.  E allora vediamo l'HardCore Warriors al Florida dove miei coetanei, in tuta adidas e bufalo, ballano come ossessi o, peggio, le serate nostalgiche 90s a base di "LaCommerciale" che detestavo già a quei tempi. Vediamo concerti di gruppi di 40-50enni che per guadagnarsi la pagnotta suonano i pezzi "alternative" di quando avevano 20 anni.  - Ma come ci riuscite? Io faccio veramente fatica, è come prendere per il culo il pubblico che hai di fronte se non senti ciò che suoni - E' veramente triste, come lo definisce la splendid

Vecio

Le madri che accompagnano i figli a scuola, tutte comunque più giovani di me, non mi sembrano così vecchie.  Ho un paio di capelli bianchi (solo un paio ne).  La mattina, quando mi riavvio, la schiena pare come intorpidita.  Le mie mani sono sempre fredde.  Bevo mediamente una birra in meno a settimana.  Ieri, nonostante indossasi snickers e t-shirt, una cliente 18enne mi ha salutato con un "arrivederla".  Per leggere strizzo gli occhi.  Mi annoiano i film di azione.  Indosso più spesso la maglia della salute.  Devo farmi la barba sovente.  A questo punto dovrei comprarmi una cabrio o una moto... se non l'avessi già fatto.

Caccia al regalo

In questi giorni di frenetica caccia al regalo parecchie persone hanno decongelato la patente per recarsi nella remota Brescia. La loro espressione, alla guida, ha un che di mistico quando a 20 km/h vengono aizzati dalle mogli impermanentate sull'ipotetica svolta che dovevano prendere. Forse i veri "ritornanti" delle serie sugli zombie sono loro.

Di Battista

Ogni volta che cerco di guardare un video con, come protagonista, Alessandro di Battista devo desistere. Non mi pronuncio sui concetti che esprime, spesso condivisibili, ma sulla sua estetica grottesca da teatrante impostato. E offritegliela una parte in "un posto al sole", fatelo contento.

Paradosso Bresciano

Ci sono persone, a Brescia tantissime, che convertono il tempo che avrebbero a disposizione per coltivare le proprie passioni con denaro che spesso spendono per alimentare quelle stesse passioni che poi non possono coltivare per mancanza di tempo.  Accumulano oggetti per compensare la vita che si stanno perdendo.  E' molto interessante perché, il bresciano in primis, te la butta lì come se non fosse una scelta ma una condizione; come se il mondo intero dipendesse dal lavoro che svolge.  Probabilmente ti viene inculcato sin da piccolo il senso del dovere e dell'automobile che non ti puoi permettere (che poi, parliamoci chiaro, la maggior parte di questi va al lavoro per stare su facebook non sono certo in lizza per il nobel).  Resto sempre stupito da questa cosa perché è come se davvero, queste persone, pensassero di non dover morire mai o di poter essere giovani per sempre. Nemmeno accumulano ricchezze per i posteri perché spendono tutto malamente e vivono costantemente c