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To dope

Alle gare di pesca amatoriali gli stratagemmi per vincere sono infiniti. Algorelle nascoste nella canna o trote imboscate nei cespugli il giorno prima e poi dichiarati pescati; piombo o acqua infilato a forza nella bocca del pesce pescato; botta al pesce morto per allungarlo; acqua nel nodo del sacchetto da consegnare ai giudici... in sostanza non esiste uno sport onesto e uno disonesto... esistono persone di merda (molte) e altre no. Decidi che tipo di persona vuoi essere. Ogni giorno.

COSA FAI PER PRANZO? - Jeff Giles - The New York Times USA

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Manager di Chase Manhattan Bank in una sala da pranzo executive a New York. 19 ottobre 1972. Jack Manning/The New York Times   Uno sguardo vintage per allontanarsi dal lavoro (come al solito) per mangiare un boccone. Se la pausa pranzo non esistesse, dovremmo inventarla. Lo sappiamo perché non c'era e l'abbiamo inventata. Come molte cose in America, la pausa pranzo è stata epicamente mercificata e feticizzata. Sappiamo da secoli che siamo ciò che mangiamo. Il pranzo (poiché intrecciato con la nostra vita lavorativa e quindi con le nostre finanze e le nostre ambizioni) ha ispirato alcune altre nozioni corollarie: Siamo DOVE mangiamo, chi FREQUENTIAMO durante il pranzo, chi invece EVITIAMO, quanti MARTINI vengono ordinati, se ce ne sono, e se siamo noi quelli che devono pagare il CONTO. Non c'è esercizio di team-building migliore di un pasto condiviso. Qui, gli attivisti di East Harlem trasformano la scrivania di un membro dello staff in un tavolo da pranzo comune. 7