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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

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Leno

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Combattendo la recente scarsa voglia di partecipare ai circuiti, oggi, nonostante gli eccessi di un super matrimonio finito poche ore prima della partenza, mi sono costretto ad andare a Leno. Leno per me ha un significato particolare. Ad Agosto 1991, in quello che era il mio primo anno da agonista, lì vinsi la mia prima gara. Non sono mai stato veloce e in salita non ero certo un fenomeno (Madda mai sotto i 32) pertanto, nonostante le numerose gare da passista-protagonista,  vincere fu... “come un tuono”. Ancora oggi, a distanza di 27 anni, ricordo perfettamente l’emozione e la gioia pura, l’ansia di quei 7 km finali dove staccai il gruppo in fila. Nessuna vittoria successiva mi diede ancora quelle, per me, emozioni indescrivibili, che il ciclismo era tutto e che volevo ancora sentirmi così. Smisi non molti anni dopo deluso da un ciclismo che in quel periodo toccò il fondo, curioso com’ero di nuovi mondi ed esperienze. Non riuscii a stare lontano a lungo dalla bicicletta

Marchionne

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Una grande fortuna che ho avuto è stata quella di conoscere, senza vincoli di subordinazione, attraverso i miei lavori, un numero importante di grandi e piccoli imprenditori, manager e professionisti.  Alcuni discutibili e privi di fascino altri persone che ho ammirato nel profondo e che mi hanno lasciato tanto. Di diverse generazioni; dissimili tra loro, fisicamente, filosoficamente, persino politicamente. Alcuni in grado di comunicare solo in dialetto, altri di cultura infi nita ma (quasi) tutti molto intelligenti. Ognuno con la propria, talvolta incredibile, storia; ognuno con una naturale e comprensibile ego(azienda?)-centricità. Indefessi lavoratori ma spesso disinteressati ai soldi - che sono stati conseguenza naturale e, forse, spinta solo iniziale. Ho pensato spesso al grande Beppe, ormai 84enne e che ogni mattina alle 5.30 ha la sveglia per andare a lavorare le sue 8-10 ore, ferie pochissime. E' socio fondatore e grande azionista di un'azienda leader mondiale e

Strangers

Ogni qualvolta mi trovo ad imbastire una conversazione con un rappresentante dei 15 dialetti bresciani (e loro sfumature), un brivido m'attraversa immedesimandomi nel malcapitato straniero... mettiamo giapponese... che dopo 15 anni di studio della lingua Italiana, convinto d'essere completamente "imparato", decide di concedersi una vacanza studio a... che ne so? Pruai o Ludrì o Maderen o Bidisöle o Söleèrghé.

Giustificazioni

"Ho letto su internet..." is the new "me so 'gnorant però..."