Leno
Combattendo la recente scarsa voglia di partecipare ai circuiti, oggi, nonostante gli eccessi di un super matrimonio finito poche ore prima della partenza, mi sono costretto ad andare a Leno. Leno per me ha un significato particolare. Ad Agosto 1991, in quello che era il mio primo anno da agonista, lì vinsi la mia prima gara. Non sono mai stato veloce e in salita non ero certo un fenomeno (Madda mai sotto i 32) pertanto, nonostante le numerose gare da passista-protagonista, vincere fu... “come un tuono”. Ancora oggi, a distanza di 27 anni, ricordo perfettamente l’emozione e la gioia pura, l’ansia di quei 7 km finali dove staccai il gruppo in fila. Nessuna vittoria successiva mi diede ancora quelle, per me, emozioni indescrivibili, che il ciclismo era tutto e che volevo ancora sentirmi così. Smisi non molti anni dopo deluso da un ciclismo che in quel periodo toccò il fondo, curioso com’ero di nuovi mondi ed esperienze. Non riuscii a stare lontano a lungo dalla bicicletta