1992-1993
Avevo iniziato e abbandonato, lasciandole a maturare (non sopporto l’attesa della “nuova puntata”) le serie 1992 e 1993. In questi giorni ho nostalgicamente divorato le ultime puntate disponibili. Con i necessari buonismi verso personaggi che ancora sono sul libro paga della nostra rEpubblica (omissioni che salvano le chiappe da denunce e che permettono alla serie di non diventare una presa di parte politica) e le inevitabilmente grottesche sceneggiature sulle esistenze dei protagonisti - che m’annoiano un tanto - la serie attraversa, finalmente, un periodo che ho vissuto/amato a fondo e che certamente ha cambiato l’italia; molto più di tante vicende mitizzate in films basettoni di Placidiana fattura e che, sinceramente, hanno rotto er. Si, perché forse nel dopo Falcone non ci furono (tante) bombe ma in questa serie viene raccontata la trasformazione di un popolo, della politica, del costume. Una (scegliete voi il prefisso: ri- e- in-) -voluzione silenziosa. Ci racconta come