I giovani d'oggi
Da sempre sento sproloquiare le generazioni, che via via inveterano, sul fatto che "i giovani d'oggi" siano: maleducati, sporcaccioni, senza morale, erotomani, senza Dio, etc; la gente che ne parla è sempre composta da persone che hanno perso il contatto con la categoria in oggetto.
Leggo&odo miei coetanei o, addirittura, gente più giovane propinarmi il teorema per cui "un tempo era diverso", "ci si divertiva con poco", "eravamo migliori". Si evince inoltre, da tali interviste mai richieste, che "i giovani d'oggi" si drogano perchè annoiati e viziati; oggi, infatti, si fanno le canne per quel motivo.
Sdoganati ed accettati gli abusi delle altre generazioni, invece.
La mia generazione, ad esempio, è giustificata in quanto ingurgitava pastiglioni sorridenti al fine di migliorare il ballo in disco, quella prima si faceva di cocaina per lavorare di più e quella prima ancora di eroina per assecondare l'arte del periodo. E' proprio una generazione allo sbando quella d'oggi.
La compagna di terza superiore tornata a casa dalla gita incinta (dell'autista del pullman) me la devo essere sognata; come pure le amiche quattordicenni che, la mattina, dimenticavano i libri ma mai i preservativi; l'amico che senza patente prese, a 15 anni, l'auto della sorella con altri amici sfracellandosi ubriaco in un fosso è sicuramente una falsità prodotta dalla mia mente; ed i racconti dei nonni che mi parlano delle violenze sessuali, delle mogli vacche e della facilità d'uccidere del dopoguerra sono sicuramente inventati dai comunisti.
L'unica differenza oggi è la facilità con cui si muovono le informazioni, il fatto che delle giovani aspiranti troie possano pubblicare albums in costume con pose viste in tv, il fatto che ognuno sia un nodo di una rete. A parte questo, un tassello alla volta, siamo finiti in uno squallido proibizionismo senza rendercene conto. Le nostre libertà sono vigilate.
Null'altro.
La vostra nostalgia è penosa ed è il segnale che il meglio, per voi, è passato.
Leggo&odo miei coetanei o, addirittura, gente più giovane propinarmi il teorema per cui "un tempo era diverso", "ci si divertiva con poco", "eravamo migliori". Si evince inoltre, da tali interviste mai richieste, che "i giovani d'oggi" si drogano perchè annoiati e viziati; oggi, infatti, si fanno le canne per quel motivo.
Sdoganati ed accettati gli abusi delle altre generazioni, invece.
La mia generazione, ad esempio, è giustificata in quanto ingurgitava pastiglioni sorridenti al fine di migliorare il ballo in disco, quella prima si faceva di cocaina per lavorare di più e quella prima ancora di eroina per assecondare l'arte del periodo. E' proprio una generazione allo sbando quella d'oggi.
La compagna di terza superiore tornata a casa dalla gita incinta (dell'autista del pullman) me la devo essere sognata; come pure le amiche quattordicenni che, la mattina, dimenticavano i libri ma mai i preservativi; l'amico che senza patente prese, a 15 anni, l'auto della sorella con altri amici sfracellandosi ubriaco in un fosso è sicuramente una falsità prodotta dalla mia mente; ed i racconti dei nonni che mi parlano delle violenze sessuali, delle mogli vacche e della facilità d'uccidere del dopoguerra sono sicuramente inventati dai comunisti.
L'unica differenza oggi è la facilità con cui si muovono le informazioni, il fatto che delle giovani aspiranti troie possano pubblicare albums in costume con pose viste in tv, il fatto che ognuno sia un nodo di una rete. A parte questo, un tassello alla volta, siamo finiti in uno squallido proibizionismo senza rendercene conto. Le nostre libertà sono vigilate.
Null'altro.
La vostra nostalgia è penosa ed è il segnale che il meglio, per voi, è passato.
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