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THoC! The last goodbye.

Il 29 Maggio 2010 i THoC! presentarono Garda Deutsch al Vinile 45 in quello che fu l'ultimo vero concerto dei THoC! Il 29 Ottobre 2010 i THoC! presentarono Nicolao al Lio Bar; il 29 Ottobre 2011 i THoC! suonarono l'ultimo concerto.

Oggi 29 Gennaio 2012 annunciamo ufficialmente lo scioglimento dei THoC! Vi ringraziamo dal profondo del cuore per gli splendidi anni, per il divertimento, per i post-it, per il pogo, per le nudità, per le sconcerie, per i costumi e per le birre.

E' stato tutto bellissimo, a noi, comunque, i THoC! hanno sempre fatto cagare.



A questo link invece il video del fan Cadeddu, grazie.

Articolo BresciaOggi 5 Febbraio 2012:

“Oggi annunciamo ufficialmente lo scioglimento dei THoC! Vi ringraziamo dal profondo del cuore per gli splendidi anni, per il divertimento, per i post-it, per il pogo, per le nudità, per le sconcerie, per i costumi e per le birre. E' stato tutto bellissimo. A noi, comunque, i Thoc! hanno sempre fatto...”.
Come dire: vietato smentire l’irriverenza. Sempre e comunque. Fino in fondo, tramite un post su Facebook. Anche quando la storia finisce per consegnarsi all’archivio dei ricordi colorati di una piccolissima fetta di generazione.
Tratteggiando il micro-culto di una band che prima ancora di lasciar parlare i quattro accordi, preferiva lasciarsi rappresentare da un’idea surreale, da un’immagine bizzarra, da una trovata “sbomballata”.
Più semplicemente…da un modo d’essere. Mai tra le righe, eppure mai stucchevole. Perché armato di un bene preziosissimo: l’autoironia. Denominatore comune alla concezione di “pop” declinata da Rigo, Genoma, Zubo, Nidda e Dusi: pseudonimi per il palco che dopo quasi cinque anni di carriera (e due dischi all’attivo) appendono i sintetizzatori al chiodo, punteggiando il sentiero della musica made in Brescia - diventato nel mentre trafficatissimo – di tanti sassolini sonori tra parrucche e post-punk che difficilmente si faranno dimenticare. Potere di un tratto fluorescente bello spesso, abbagliante in mille notti cittadine di feste, ore piccole, concertini nei club e dosi sostanziose di allegria carnevalesca.
Non i più raffinati, non i più educati tecnicamente, con un repertorio piuttosto esiguo…eppure diversi da tutto il resto, divertenti e scacciapensieri come pochi, capaci di melodie dal pregio britannico. Pronte adesso a prendere chissà quale forma: con un po’ di nostalgia, sciolta in cinque anni di glamour nostrano volati via come il vento.

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