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SULLE TRACCE DELLA STORIA - FL CULT

C'è un qualcosa di intangibile che unisce, richiama e cattura per sempre i Very Flandres. E' qualcosa di non detto, di istintuale. Qualcosa che ti cattura per sempre e che ti fa sentire nel posto giusto.
Io non c'entro nulla; come Brocci per l'Eroica (con le dovute proporzioni e rispettoso inchino al Magnifico Giancarlo) ho solo avuto l'onore di iniziare questa splendida realtà.
Tanti altri come noi vestiti sono solo iscritti a una squadra, sono persone di passaggio. I Very Flandres si riconoscono, si annusano e -talvolta- si isolano, vivono di vita propria. Anzi, spesso nemmeno io sono a conoscenza delle grandi cose che i miei combinano in nome e per conto del nostro gruppo!
Se qualcuno pensasse a noi come a una squadra o come a organizzatori di eventi sbaglia o, se qualcuno pensasse siamo una linea di abbigliamento, sbaglia... siamo tutto questo e altro.
Siamo l'insieme di persone uniche, di leader indiscussi.


Tra i Very Flandres un posto particolare nel mio cuore lo riveste Gigi Nave. Un artista, un ciclista, un pezzo di pane e già Leone d'Oro nel 2019. Da sempre realizza splendidi manufatti recanti il nostro logo. Alla prossima Notte dei Leoni verranno utilizzati i suoi Trofei stupendi.

Ebbene Luigi con un gruppo di amici della SC ASD AVIO ha organizzato "un viaggio in bicicletta di 3.000 km attraverso 7 nazioni per ricordare i soldati trentini prigionieri in Russia durante la seconda guerra mondiale. Il loro ritorno a casa dopo anni di sofferta lontananza è narrato in un racconto che intreccia la storia con la passione per lo sport." 
Antonio Benvenuti (ideatore e responsabile), Mario Creazzi, Valerio Campostrini, Manuel Berti, Rino Salvetti, Luigi Nave e Walter Amadori hanno percorso le strade che collegano il basso trentino alla Russia Europea. L'andata in furgone, il ritorno in bicicletta. 3.000 km partendo da Kirsanov in Russia, attraversando Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Austria.

Tutti i partecipanti sono di Avio. Resto sempre colpito da quanto sia tangibile la partecipazione che le istituzioni trentine hanno verso chi è propositivo: una mentalità totalmente europea in un'Italia così decadente, scadente, romanica.

L'avventura è stata l'occasione per la pubblicazione di uno splendido libro curato da una bravissima Luisa Pachera con le belle immagini di Tommaso Prugnola. Il libro è diventato modo di tramandare la storia alle nuove generazioni attraverso incontri nelle scuole. Ora, noi ce ne intendiamo di libri sul ciclismo avendo una collezione fornitissima. Questo è uno dei più belli della collezione FL Cult. Il libro è diviso in una parte storica dedicata alla memoria del conflitto e di ciò che avvenne ai soldati ricostruito dalle lettere intervallato da una parte dedicata al diario di bordo dei ciclisti dove analizziamo la prospettiva personale di ognuno di loro day by day. Il libro si chiude con le annotazioni sportive tecniche del gruppo e con le lettere di saluto; tra le altre spiccano quelle del sindaco di Kirsanov, del Presidente Coni e di quello FCI.


"Sulle tracce della storia sembrava un sogno irrealizzabile. Se siamo riusciti nel nostro intento lo dobbiamo a tutti coloro che hanno creduto in noi e ci hanno aiutato concretamente e moralmente. Grazie. La nostra storia viaggia su due ruote"

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