Trip Advisor

Il principio delle recensioni è concettualmente e filosoficamente di grande spessore.

Dal punto di vista dell'utente dovrebbe tutelare ed evitare cantonate; dal punto di vista dell'albergatore/ristoratore dovrebbe valorizzare l'impegno e il confronto; dal punto di vista del creatore del servizo dovrebbe creare una sorta di monopolio di offerta (tradotto in tanti sghei).

La bizzaria nasce quando la tua recensione positiva farà alzare la quantità di prenotazioni e pertanto, di conseguenza, il prezzo dell'hotel/ristorante; senza contare che trovare posto diventerà sempre più difficile.

E questo cozza decisamente con la natura umana. Andiamo, non siamo certo così altruisti.

Infatti il genio dei creatori di questi siti è di far leva sulla vanità degli utenti che non vedono l'ora di poter esprimere la propria opinione (facendo oltretutto sapere al mondo dove hanno passato le loro vacanze); oppure far leva sulla loro cattiveria, sentimento ancor più potente della vanità.

L'altro grande, enorme problema sono i gusti di merda di molti utenti ma, a questo, fortunatamente, possiamo porre parziale rimedio cercando di analizzare la sintassi della frase e i riferimenti che vengono usati. Ci vorrebbe un intero pool di profiler in questo senso.

Proprio per questo avevo pensato qualche anno fa al sistema inverso, il Tripper Advisor. Una valutazione lasciata dagli albergatori nei confronti del viaggiatore che potrà poi vantare un punteggio che gli consentirà di avere sconti o, al contrario, di avere prezzi pieni. Temo però che noi Itaglieni la pagheremmo un attimino salata all'estero.

Molto meglio, comunque, tornare ai consigli tra amici, quelli che vi somigliano di più.

"Giudicare è un’illusione, perché, se dovete giudicare, vi servite della vostra scala di valori. Dietro al giudizio si cela l’idea che siamo tutti identici".