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Television rules the nation

Temo che l'assuefacente sensazione di serenità prodotta dal primo tubo catodico privato venisse generata dal "modello".
Il "modello", al quale ben presto, nella battaglia degli ascolti, la RAI dovette adeguarsi, era composto -un tempo- da proiezioni di desideri (telenovelas), voyeurismo istituzionalizzato (tette&culi), moduli perenni a lieto fine (telefilms), denaro facile (quizzes) e confetti di ignoranza (il resto) per i quali, finalmente, l'ascoltatore medio non si sentiva in debito d'intelligenza.

Come ogni droga, si sa, le dosi dovettero diventare sempre più massicce perchè "l'ignoranza prodotta" non era abbastanza "ignorante" considerata la trasformazione in negativo del livello mentale del pubblico. Il "modello" raggiunse i massimi livelli con l'avvento dei reality, dei telegiornali-varietà e delle tragedie umane messe in onda.

Nessuno ha veramente idea di come, la televisione, abbia, in una prima fase, aiutato il genere umano e di come poi lo abbia avviato alla progressiva distruzione. Come dice qualcuno, su facebook: "se non volete morire deficienti... bisogna uscire la sera!".

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