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La bicicletta

Ma quanti kilometri hai fatto su quella cazzo di sella dura come il marmo?

Hai vomitato, hai pianto, hai sudato, hai tremato, hai sgomitato, sei caduto a 80 all'ora senza protezioni assaporando l'asfalto, sei passato dalla neve della cima ai miraggi dell'asfalto proiezioni del torrido caldo,

ti sei sentito protetto dai tuoi compagni, ti sei sentito solo con te stesso abbandonato, hai preso i pugni in faccia per conquistare le posizioni, senti il sapore del sangue in bocca, ti hanno buttato nel fosso, devi mangiare anche se non hai fame, devi bere anche se non hai sete, sei restato senza acqua, sei restato senza cibo, stai male,

vorresti toglierti il numero, pensi allo zio che ti ha regalato il primo cappellino, ai tuoi genitori alzati dalle 5 per prepararti la pasta e per portarti dall'altra parte d'Italia, la donna che non puoi toccare, il cibo che non puoi mangiare, le serate che non puoi fare, sei alto ma devi pesare di meno se vuoi andare in salita cazzo!

I sacrifici, i kilometri per allenarti da solo sempre da solo, le cadute, le umiliazioni, devi tenere duro ce la puoi fare, parli col diavolo, parli da solo promettendo anni di vita in cambio di una vittoria,

pensi al compagno morto in una discesa, al sangue che gli usciva dalle orecchie, a quell'altro andato in coma per mesi, a te in ospedale ed al freno che ti ha trapassato l'avambraccio, le teorie che hai elaborato per non annoiarti negli allenamenti di 7 ore, ce la puoi fare... tu da solo contro altri 200...

poco t'importa se tutti sono a guardare il cazzo di campionato di calcio, poco t'importa se ti danno del drogato, cerchi di non pensare alle perquisizioni notturne che ti fanno o ai prelievi a sorpresa quando quei cazzo di analfabeti possono rifiutare qualsiasi serio controllo, loro, che finalmente grazie agli inquisitori medievali, agli scienziati della gazzetta, agli opinionisti da osteria si sono presi i tuoi sponsor... loro... i santi calciatori,

semplicemente abbassi la testa e sopporti anche questa per il tuo ridicolo stipendio perchè non puoi fare a meno di quella fottuta bicicletta, l'unica vera tua droga è quella bicicletta che ti riduce ad uno zero la sera, che ti insegna come si vive, il rispetto, il sacrificio, le gerarchie, che la vita è dura, che la squadra serve ma che poi ce la devi fare da solo, nessuno ti regala niente, le scorciatoie non esistono.

Se hai corso in bicicletta puoi anche andare in guerra e affronti la vita come tale. E quando arrivi da solo, sporco, infangato a braccia alzate, quando tutti sono lì che ti aspettano e ti applaudono, quando sei circondato dalle telecamere e non puoi fare a meno di piangere, allora... hai dimenticato tutti i sacrifici e ti senti in pace col mondo intero, sei entrato nella storia per sempre e i soldi, le fotografie sul giornale, le promesse dei tecnici non ti interessano... ce l'hai fatta, il resto non conta, puoi anche morire quel giorno... sarebbe perfettto perchè nulla, nulla, nulla ti darà ancora una simile emozione.

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